Casa Divina provvidenza (Como)

Il perché della nostra presenza nella Casa Divina Provvidenza di Como

La Casa “Divina Provvidenza” a Como è la Casa Madre dei Servi della Carità, la prima fondazione di carità di don Luigi Guanella. Per don Guanella doveva essere una sorta di «Arca di Noè», aperta a tutti i bisogni urgenti dei più poveri e bisognosi, un «asilo aperto a tutte le disgrazie».

Breve storia

L’intento di don Guanella era, come soleva dire, «di far un po’ di bene e il miglior bene possibile» e desiderava portare la sua opera da Pianello Lario a Como, capoluogo di provincia e sede episcopale. L’occasione si presentò nel 1885, dopo l’incontro con il prefetto Carlo Guala. Don Guanella voleva aprire una casa per le ragazze che andavano a servizio presso le famiglie abbienti della città lariana: il prefetto trovò l’idea buona e decise di appoggiarla anche presso l’autorità ecclesiastica. La scelta del fabbricato cadde su “Casa Biffi” in via Santa Croce 22, denominata in seguito via Tommaso Grossi.
La sera del 5 aprile 1886, un piccolo gruppo composto da due suore (Maria Mambretti di Morbegno e Martina Silvetti di Pianello Lario) e alcune orfanelle, con poche suppellettili, lasciava in barca Pianello Lario alla volta di Como, approdandovi il mattino seguente.
La stessa mattina, don Guanella e suor Marcellina Bosatta raggiungevano la piccola comitiva arrivata a Casa Biffi. Verso metà maggio del 1886 anche suor Chiara Bosatta entrò nella comunità, mandata da don Luigi quale vice superiora e madre maestra delle novizie: resterà solo fino al mese di dicembre, poi gravemente ammalata tornerà a Pianello Lario.
I primi ospiti della Casa, oltre alle religiose e alle orfanelle giunte da Camlago, furono giovani aspiranti domestiche, qualche filandiera e studentesse bisognose d’alloggio per la frequenza della scuola in città.
Gli inizi furono molto difficili ma, animato da una incrollabile fiducia nella Provvidenza, don Guanella non si scoraggiò mai, e riuscì in breve tempo a consolidare e sviluppare la sua istituzione di carità.
La vita quotidiana era intessuta di preghiera, lavoro, scuola, momenti di svago e ricreazione, passeggiate; segnata spesso dalle quatto F: fame, freddo, fumo, fastidi.
Nel 1888 fu avviato anche il reparto maschile. Accanto a loro vennero inseriti via via anche ragazzi privi spesso di appoggi materiali e familiari, bisognosi di un’istruzione e dell’apprendimento di un mestiere. Per loro nascono i laboratori artigianali, come la calzoleria, il falegname, il legatore di libri, il panieraio e la tipografia. Ai ragazzi si aggiunsero presto gli anziani.
Mancava una chiesa e in sostituzione della piccola cappella interna, ormai diventata insufficiente, don Guanella sottopose al vescovo Andrea Ferrari il progetto, il quale «volle che la Chiesa si levasse colla porta sulla via, fosse più vasta e si dedicasse al Cuore di Gesù», destinandola anche al culto pubblico e favorendo così il proiettarsi della Casa verso la realtà esterna. Nel novembre 1891 iniziarono gli scavi per le fondamenta che proseguirono con celerità. Il 19 aprile 1892 mons. Ferrari ne benediva la prima pietra; il 1 gennaio 1893 vi fu celebrata la prima Messa solenne e il successivo 6 aprile fu consacrata.
Don Guanella riservò anche un’attenzione particolare ai sacerdoti anziani, ospitandoli in una nuova ala dell’edificio inaugurata il 30 novembre 1892.
Secondo quanto riportava il primo numero del bollettino della Casa, La Divina Provvidenza alla fine del 1892 i ricoverati avevano superato il numero di 200 e la sezione maschile si presentava assai variegata. Don Guanella nel 1894 aveva riservato un “quartierino” nella Piccola Casa ai sordomuti della città e della provincia di Como.
Nel 1897 venne inaugurata la sezione della casa per i chierici e la sala operatoria.
Il massimo sviluppo della Casa venne raggiunto tra il 1887 e il 1897, tanto da richiedere l’acquisto dell’ex filanda Binda, in località Lora (poi denominata Casa “Santa Maria della Provvidenza”), dove venne trasferito il reparto femminile, riservando così la sede di Como a quello maschile.

Servizi presenti

La Casa Divina Providenza, adeguandosi ai tempi, continua ad essere presenza di carità nel cuore della città di Como. Oggi si individuano tre aree principali: l’area assistenziale-infermieristica, l’area delle nuove povertà, l’area pastorale.

L’area assistenziale – infermieristica

La presenza e l’azione legata a questo settore è inerente e rivolta alle persone anziane, già accolte ai tempi di don Guanella; iniziato con una assistenza legata ai loro bisogni primari e portata avanti totalmente dai religiosi della casa, soprattutto i fratelli coadiutori, con il trascorrere del tempo, anche per le condizioni di salute sempre più complesse dei nostri ospiti, sono subentrate figure professionali per qualificare sempre meglio il servizio dal punto di vista medico-infermieristico, fisioterapico e pedagogico-animativo: medici, infermieri professionali, assistenti, educatori che seguono quotidianamente con amore e competenza le persone anziane. La RSA offre 106 posti.

L’area delle nuove povertà

Oggi la Casa “Divina Provvidenza” è attenta alle nuove povertà, in particolare i migranti e i senza fissa dimora. Il servizio di accoglienza a favore dei giovani migranti, soprattutto dall’Africa e di alcuni paesi asiatici, inizia nel 2014; due anni dopo in seguito a un afflusso straordinario di migranti si apre la struttura a favore dei minori non accompagnati trasformato poi nel Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) attuale. All’interno del nostro CAS sono presenti 18 ospiti, provenienti dall’Africa e dall’Asia, di età compresa tra i 20 ed i 38 anni. Frequentano corsi per apprendere la lingua italiana, per arrivare poi alla licenza di terza media: uno di loro sta frequentando il corso ASA, un altro sta facendo il volontario in Croce Azzurra, un terzo sta svolgendo all’interno della Casa il Servizio Civile.
Una buona parte di loro fanno i raider a Milano. Un episodio da segnalare è la scelta di un ragazzo pakistano che ha deciso di destinare il proprio “pocket money” (quota destinata mensile ad ogni migrante) alla Protezione Civile per l’emergenza Covid.
Abbiamo dato origine a una squadra di calcio a sette, l’ASD Don Guanella, iscritta al campionato dilettanti nella provincia di Como, con partite che si disputano sul territorio Lombardo. L’attività sportiva della “SDA Don Guanella” è un modo interessante per rendersi visibili alla città, oltre che per offrire momenti di divertimento, svago e socializzazione. Questi giovani si sentono molto radicati nel tessuto sociale e civile italiano; la loro intenzione è di ottenere il permesso di soggiorno e fermarsi in Italia per vivere la loro vita.
Il servizio di accoglienza per i senza fissa dimora inizia in Casa “Divina Provvidenza” in modo strutturale ed organizzato nel 2017. Il “Tetto della Carità” accoglie uomini senza fissa dimora o in gravi situazioni di marginalità, disponibili a condividere un percorso educativo specifico volto al reinserimento sociale. L’accoglienza non ha una durata identica per tutti, ma è definita in base al progetto di ciascuno.
Non si offre solo un pasto caldo e un letto pulito per dormire, ma un itinerario di recupero condiviso, che riguarda tutte le dimensioni della persona, in modo che ad essa sia restituita la propria dignità in tutti i suoi aspetti. Il servizio viene svolto 24 ore su 24 ore per 365 giorni l’anno. Sono messi a disposizione 14 posti letto. Sono presenti spazi per colloqui individuali, per attività di laboratorio, per la cura e custodia del proprio corredo e per la socializzazione. Seguendo la specificità del carisma di San Luigi Guanella molta importanza viene data alle attività di vita quotidiana. Agli ospiti viene richiesto di essere attivi collaboratori secondo le proprie capacità, possibilità e attitudini. Vengono ricercate e favorite collaborazioni con associazioni, aziende e organizzazioni del territorio che promuovono percorsi formativi di tipo artistico, ludico, espressivo e occupazionale. Il “Tetto della Carità” ha la capacità di accoglienza di 12 adulti in difficoltà.

L’area liturgico–pastorale

Il settore liturgico-pastorale è strettamente connesso al Santuario del Sacro Cuore, punto spirituale importante per la città e la chiesa di Como e centrale per tutta l’Opera Don Guanella.

Le persone che entrano nella nostra chiesa per pregare e venerare San Luigi Guanella e la Beata suor Chiara Bosatta, hanno la possibilità di incontrare i sacerdoti disponibili alle confessioni o alla direzione spirituale e assistere alle celebrazioni eucaristici.

Accanto al Santuario, nel 2008 è stato allestito il Museo “Don Luigi Guanella”, dove è possibile conoscere la vita, le opere, il carisma di questo grande testimone della carità.
Non dimentichiamo anche la rivista La Divina Provvidenza, fondata dallo stesso don Guanella, che porta a conoscenza dei fedeli, degli amici e dei benefattori, di quanto viene attuato oggi nella fedeltà al carisma guanelliano.
Per portare avanti questi servizi, oltre ai religiosi della comunità, abbiamo 104 operatori della casa (esclusi cucina e lavanderia in quanto questi servizi sono stati esternalizzati).

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